giovedì 29 ottobre 2020

#12 - Nel cinema

Il Telemetro Pavese non é facilmente reperibile nella produzione cinematografica.
Possiamo peró fare riferimento ad alcune scene di film d'azione, dove altri tipi di telemetro sono adoperati per lo stesso scopo del Pavese: calcolare la distanza dal bersaglio.


   
Serie Tv Strike Back: Vengeance.

domenica 25 ottobre 2020

#11 - I costruttori

Le Officine Galileo sono un'azienda italiana fondata nel 1862 dall'astronomo Giovanni Battista Amici, allora conosciuto come abile ottico e meccanico

Ha sede a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze e si occupano della produzione di strumenti per l'ottica ed optoelettronica e strumenti scientifici avanzati per satelliti e sonde spaziali.

#10 - I libri

Articolo di periodico scientifico: il "Telemetro Pavese" pubblicato nell'«Italia militare e marina», il 17 Agosto 1894.

Rivista di cavalleria: Roberto BARBETTA, «Cannocchiali, binocoli e telemetri da campagna», Torino, 1905.

Articolo di periodico scientifico: il "Telemetro Pavese" pubblicato nell'«Italia militare e marina», il 21 Settembre 1894.

Saggio monografico: «Istruzioni per l'uso del telemetro polibasico "Pavese" con cannocchiale e senza»Milano - Tip. Ettore Padoan, 1917.


Rivista scientifica: il "Telemetro Pavese" in «Il Politecnico-Giornale dell'ingegnere architetto civile ed industriale», nel 1896.



martedì 20 ottobre 2020

#09 - Gli inventori

Il 5 Agosto del 1894, un articolo pubblicato su "Italia militare e marina" riguardo il Telemetro Pavese, attira l'attenzione della stampa. L'intento dell'autore era quello di informare gli ufficiali dell'esistenza di questo nuovo prodotto della telemetria, invitandoli a farne uso poichè potrebbe risultare molto utile per il tiro dell'artiglieria e più ancora in quello della fanteria. Tutti gli eserciti erano convinti dell'importanza del telemetro e anche quello tedesco, fra i pochi ancora sprovvisti di telemetro, era intenzionato ad adottarne qualcuno. 

Dovuto al suo utilizzo infatti, il Telemetro inventato dal Capitano Pavese, veniva chiamato anche Telemetro per Fanteria e misurava la distanza dal bersaglio.


BIBLIOGRAFIA:
Il Politecnico: rivista di ingegniera, tecnologia, industria ..., Volume 43
https://books.google.com/books?id=QswwAQAAMAAJ&pg=PA196&lpg=PA196&dq=telemetro+pavese&source=bl&ots=IrRPwSaRpD&sig=ACfU3U1dIg1bjk6JcjMkjObJ5hrHkrYWJw&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwihlO6o8rbsAhVQknIEHUEpBfw4ChDoATAAegQIAhAC#v=onepage&q=telemetro%20pavese&f=false

 

#08 - I materiali

Il telemetro polibasico è principalmente costituito da un un prisma quadrangolare (a cui è stato tolto lo spigolo posteriore), racchiuso con facce superiore e inferiore fra due piastrine metalliche e due facce laterali di cui l'anteriore copre le facce riflettenti e la posteriore serve d'unione di tutte le parti. Le faccette sono per metà coperte da piccolissimi prismi divergenti (zeppe).

Trattandosi di strumenti ottici però, risentivano particolarmente delle condizioni atmosferiche e delle mimetizzazioni. Con la comparsa dei radar e dei telemetri laser, essi furono infatti sostituiti dalle nuove tecnologie. Anche l'uso degli elementi metallici venne sostuito dalla fibra di vetro, PTFE, polifenilene, etc. nelle strutture rigide autoportanti, e di tessuti impermeabili nelle meno diffuse strutture gonfiate ad aria. 

#07 - Il mito

Straniero in paradiso è un racconto fantascientifico scritto da Isaac Asimov. 
Parla di due fratelli, William Anti-Aut, che sta cercando di trovare una cura all'autismo e Anthony Smith, dedicato allo studio della telemetria
Entrambi collaborano per la creazione di un robot da inviare su Mercurio; sfida molto impegnativa considerando che esso non è stato ancora adattato a quell'ambiente a causa delle troppe radiazioni e delle temperature esterne. 
William giunge alla soluzione proprio paragonando il computer con una persona autistica; entrambi danno i risultati voluti e collaborano non appena vengono portati nel loro ambiente ideale. 
Il cervello positronico infatti, nonostante non funzioni in Arizona, troverà un riscontro positivo nel pianeta per il quale è stato designato.

lunedì 19 ottobre 2020

#06 - Il simbolo

I meme, come iconologia contemporanea, sono immagini che portano un significato simbolico per rappresentare un particolare fenomeno o tema.

Due uomini, giocando a golf, si servono di un telemetro moderno per stimare la distanza dalla prossima buca.


giovedì 15 ottobre 2020

#05 - Il principio fisico

Il telemetro Pavese, sfruttando le risorse dell'ottica, misura la distanza di un oggetto attraverso la soluzione di un problema geometrico che è quello relativo a un triangolo di cui è nota la base e di cui si misurano due angoli. 

Ad esempio, se stando fermi in A si vuole misurare la distanza dal punto C, attraverso il prisma l'operatore cerca di formare un angolo retto (tenendo le zeppe coperte dai diaframmi) tra il punto C e un altro punto preso in prossimità di quella direzione. Si sceglie ora un punto D su quella direzione, bisogna condurre l'immagine di C a combaciare perfettamente con questo punto, avanzando o retrodecento a piccoli passi. Si procede facendo un segno trasversale passante per le punte dei piedi, si gira uno dei diaframmi per scoprire la zeppa e quindi si retrocede sul prolungamento della DA, finchè traguardando con ques'altra parte del prima vede di nuovo gli stessi punti in collimazione. Allora si fa un altro segno in corrispondenza delle punte dei piedi e misura la distanza AB fra i due segni, che indica in metri la distanza cercata.

BIBLIOGRAFIA:
"Il Politecnico - giornale dell'ingegnere architetto civile ed industiale", pag 56

#04 - La scienza

Lo scopo del telemetro polibasico è quello di misurare la distanza tra due punti, in questo caso dal bersaglio, sfruttando le risorse dell'ottica.
L'ottica ("optics", "óptica", "optik") studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce e gli effetti della sua interazione con i corpi, nonché le proprietà e la costituzione degli strumenti atti a fornire immagini degli oggetti o a emettere radiazione luminosa, oppure a misurarne le grandezze caratteristiche. 

BIBLIOGRAFIA: 

Wikipedia

#03 - Un glossario

PRISMA: 
corpo trasparente delimitato da facce piane non parallele (facce rifrangenti), tali che un raggio di luce che incida su una di esse emerge dall'altra, dopo essere stato rifratto dal mezzo trasparente, subendo una deviazione che dipende dall'indice di rifrazione del mezzo (e quindi dalla lunghezza d'onda della luce incidente) e dalle caratteristiche geometriche del prisma stesso; viene utilizzato per deviare fasci di luce monocromatica.

FACCE RIFLETTENTI: 
superfici e finiture caratterizzate da elevato coefficiente di riflessione (rapporto tra flusso luminoso riflesso da una superficie e flusso luminoso incidente), in grado di aumentare significativamente la diffusione dell'illuminazione naturale o artificiale negli ambienti chiusi.

FORO: 
qualsiasi funzionale cavità od orifizio a sezione regolare che si pratica in un pezzo. 

ZEPPE: 
prismi divergenti che coprono le facce, che servono a far deviare i raggi che le attraversano di un piccolo angolo.

ECLIMETRO A CONTRAPPESO: 
strumento usato in topografia per misurare l'angolo di inclinazione di un piano o di un corpo rispetto all'orizzonte.

mercoledì 14 ottobre 2020

#02 - L' immagine

da JPEGPAY: https://jpegbay.it/gallery/005267512-6.html#6
da JPEGPAY: https://jpegbay.it/gallery/005267512-4.html#4 

da JPEGPAY: https://jpegbay.it/gallery/005267512-1.html#1
da JPEGPAY: https://jpegbay.it/gallery/005267512-5.html#5

#01 - Il nome

Il telemetro polibasico ("polybasic rangefinder" in inglese, "télémétrie polybasique" in francese, "polybasischer Entfernungsmesser" in tedesco), è uno strumento ottico ideato dall'allora Cap. Pavese. 
L'origine del nome risale al 1882, deriva dal gr. τῆλε "lontano" e μέτρον "misura". Infatti, si tratta di uno strumento usato per misurare la distanza intercorrente tra l'utilizzatore e un qualsiasi punto del campo visivo.