Il telemetro polibasico è principalmente costituito da un un prisma quadrangolare (a cui è stato tolto lo spigolo posteriore), racchiuso con facce superiore e inferiore fra due piastrine metalliche e due facce laterali di cui l'anteriore copre le facce riflettenti e la posteriore serve d'unione di tutte le parti. Le faccette sono per metà coperte da piccolissimi prismi divergenti (zeppe).
Trattandosi di strumenti ottici però, risentivano particolarmente delle condizioni atmosferiche e delle mimetizzazioni. Con la comparsa dei radar e dei telemetri laser, essi furono infatti sostituiti dalle nuove tecnologie. Anche l'uso degli elementi metallici venne sostuito dalla fibra di vetro, PTFE, polifenilene, etc. nelle strutture rigide autoportanti, e di tessuti impermeabili nelle meno diffuse strutture gonfiate ad aria.
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